L'ATTESTATO DI pRESTAZIONE ENERGETICA (APE)

obbligatorio in caso di locazione o vendita di una casa

cos’è e quando bisogna farlo? 

L’Ape è un certificato redatto da tecnici competenti per stabilire quali sono i consumi energetici di un immobile.

Se si desidera affittare o vendere una casa il proprietario dell’immobile è tenuto a far redigere dai professionisti abilitati l’attestato di prestazione energetica.

Il costo dell’Ape varia da città a città e dal tariffario del tecnico al quale ci si rivolge.

Nella maggior parte dei casi, tuttavia, per richiedere l’attestato di prestazione energetica è necessario sostenere una spesa di almeno 200 euro.

Ma a cosa serve l’Ape, quando è obbligatorio e quando no, quali sono le sanzioni previste per chi omette di allegare al contratto di affitto o di vendita il certificato che attesta la prestazione energetica della casa?

L’Ape è la certificazione necessaria per misurare la prestazione energetica dell’immobile.

Si tratta di un documento obbligatorio, che dura un massimo di 10 anni, con il quale vengono descritti consumi e prestazioni energetiche dell’immobile.

L’Ape (precedentemente Ace) classifica gli immobili in una scala che va da A e G e si tratta di un attestazione importante sia per chi affitta o compra casa che per il proprietario dell’immobile.

Le prestazioni energetiche dell’immobile possono infatti condizionare anche il prezzo di acquisto o di locazione.

Gli immobili vengono quindi classificati secondo una scala che è così strutturata:



Le linee guida per la certificazione energetica degli immobili sono state aggiornate con il Decreto Ministeriale 26 giugno 2015, nel quale si prevede che per calcolare la prestazione energetica dell’abitazione il tecnico professionista dovrà valutare le performance relative a:

Nell’attestato di prestazione energetica Ape dovranno essere inseriti sia i dati catastali dell’immobile che eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile.

Ape, attestato di prestazione energetica obbligatorio per affitto e vendita

Richiedere l’attestato di prestazione energetica per il proprio immobile è obbligatorio per legge in caso di affitto o di vendita dell’immobile.

Il potenziale acquirente o affittuario dell’immobile devono essere messi a conoscenza del certificato sui consumi energetici dell’immobile già in fase di trattativa.

A dire il vero la legge prevede l’obbligo di rendere pubblico l’attestato Ape anche in caso di annuncio pubblicitario per vendita o locazione: sebbene molte agenzie immobiliari e anche inserzionisti privati si siano adeguati alle nuove regole, ancora oggi sono purtroppo molto frequenti i casi in cui l’indice di prestazione energetica (IPE) ovvero la targa energetica dell’immobile (A+ fino a G) non vengono indicati.

Perché è obbligatorio l’Ape in caso di vendita o affitto?
La risposta potrebbe andare a vantaggio o svantaggio del proprietario dello stesso, obbligato per legge a sostenere per intero la spese per l’attestazione energetica dell’immobile.

Alte prestazioni energetiche dell’immobile fanno aumentare il prezzo di affitto o vendita perché direttamente collegate a prestazioni energetiche e costi per le forniture di energia gas e luce, oltre che all’emissione di CO2 e alla diminuzione di sostanza inquinanti per l’ambiente.

Se da un lato, dunque, è un vantaggio per il venditore, nel caso opposto l’Ape rappresenta una sorta di analisi fondamentale per mettere a punto interventi di riqualificazione energetica dell’immobile, agevolati inoltre con il nuovo incentivo Ecobonus con detrazioni fino al 75 per cento della spesa.



Tempo di validità

L’Ape ha durata massima di 10 anni ma per stabilire ogni quanto tempo bisognerà rinnovare l’attestato di prestazione energetica dell’immobile bisognerà tenere conto di alcuni elementi fondamentali.

L’Ape dura 10 anni se il certificatore (tecnico competente che redige l’Ape) lo indica appositamente nel certificato e soltanto se vengono rispettate tutte le normative sul risparmio energetico.
In caso contrario l’Ape ha durata di un anno (ovvero fino al 31 dicembre dell’anno successivo).

Tuttavia ci sono casi specifici in cui è necessario rinnovare l’Ape, come nel caso di ristrutturazioni, ampliamenti, modifiche sostanziali all’immobile.



Quando non è obbligatorio

Sebbene in linea di massima l’Ape è obbligatoria per attestare le prestazioni energetiche dell’immobile in caso di vendita e affitto, ci sono specifici casi in cui non è richiesta.

Tutte le esenzioni dalla predisposizione del certificato di prestazione energetica sono contenuti nell’art. 3, comma 3, del Decreto Legislativo 192/2005, così come richiamati dal Decreto Ministeriale del 2015.

L’Ape non è necessaria quindi nei seguenti casi:


Quali sono le sanzioni 

Arriviamo ora alla nota dolente: quali sono le sanzioni previste in caso di omissione dalla certificazione energetica dell’immobile?

In questo caso è bene procedere per punti:

DETRAZIONI FISCALI

Si rimanda al sito dell'Agenzia del Territorio per il consulto delle detrazioni fiscali in corso

https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/web/guest/le-regole-da-rispettare-per-avere-le-detrazioni-ristrutturazioni-edilizie


ex legge 10

La relazione tecnica, comunemente conosciuta come relazione legge 10 o relazione ex legge 10, definita anche relazione energetica, è un elaborato tecnico-descrittivo che definisce le prestazioni e il rendimento del sistema edificio-impianto, con particolare attenzione alle dispersioni termiche

La produzione della Legge 10 è obbligatoria in caso di nuova costruzione o quando gli interventi modificano le caratteristiche – ed il bilancio energetico – dell'edificio.


VERIFICHE DIAGRAMMI DI GLASER E STRATIGRAFIE

Il diagramma di Glaser è un metodo grafico che permette lo studio del fenomeno della condensa all'interno di una parete costituita da uno o più strati, normalmente utilizzato nell'ingegneria civile