RILIEVI

Oltre ai rilievi architettonici con attrezzatura manuale (rotella metrica, misuratore laser...) si effettuano anche altre tipologie di rilievo di seguito meglio descritti.


stazione totale

La stazione totale è uno strumento in grado di misurare:       

La stazione totale viene posizionata in un punto (definito stazione) e   il topografo misura le posizioni di altri punti collimandoli con il cannocchiale (guardando dentro il cannocchiale dello strumento si inquadra il punto da battere e si registra la misura).
La misura può essere effettuata con o senza un prisma riflettente, un   oggetto a specchio (specchi sagomati a spigolo di cubo) che riflette il   raggio laser del distanziometro integrato.
I rilievi effettuati mediante la stazione totale prendono il nome di rilievi celerimetrici(da celerimensura) e forniscono informazioni plano-altimetriche.


PREGI

Ottime precisioni: le precisioni di una stazione totale sono sub-millimetriche, circa 2″ (secondi di grado) sulle misure di angoli e 1-2 mm per le distanze.
Ampio range di misura: una stazione totale arriva a misurare fino a 3km di distanza, se si mira ad un prisma riflettente. Senza, il range si riduce a circa 600-800 m;
Ok in interni: si può usare alla grande in luoghi chiusi (miniere, gallerie, edifici).


DIFETTI

Accessibilità: il punto su cui si staziona lo strumento e i punti battuti dal canneggiatore devono essere raggiungibili e visibili tar di loro.
Tempi lunghi: per rilevare bene grandi superfici servono tanti punti e, spesso, diverse stazioni di misura. Non è raro passare più giorni consecutivi sul campo per fare un rilievo celerimetrico.

gps

Il GPS (Global Positioning System) è uno strumento piuttosto noto non  solo tra gli addetti ai lavori. Nel caso del rilievo topografico, è più  corretto parlare di GNSS: questo sistema consente di conoscere la   posizione spaziale di punti terrestri, navali o aerei, grazie a   costellazioni di satelliti artificiali in orbita attorno alla Terra.


PREGI

Veloce: rispetto alle operazioni di un rilievo con stazione totale, utilizzare il GPS richiede tempi di solito più rapidi;
Semplice: un rilievo GPS si può fare da soli spostandosi, senza aiuto, su tutti i punti da battere;
Georeferenziato: la posizione dei punti rilevati viene presa nel sistema di riferimento globale WGS84. Si conoscono quindi latitudine, longitudine e quota, con precisione sub-millimetrica.


DIFETTI

Accessibilità: anche per il rilievo GPS i punti battuti devono essere raggiungibili e calpestabili.
Precisioni inferiori: rispetto ad una stazione totale, la precisione normalmente raggiunta da un sistema GPS è di 1-2 cm sulla posizione del punto battuto;
Visibilità della volta celeste: basandosi tutto sulla comunicazione con i satelliti in orbita nello spazio, un rilievo GPS non si può fare al chiuso o in situazioni in cui il cielo sopra il ricevitore è parzialmente o totalmente oscurato (boschi, città con palazzi piuttosto alti...) o in assenza di connessione dati (rilevazioni in RTK).

Screenshot  palmare di un rilievo GPS

drone

Droni, UAV, APR: oggetti volanti che, per scopi topografici, trasportano una macchina fotografica. In questo modo un drone permette di far fare al topografo un rilievo aerofotogrammetrico.


PREGI

Veloce: il rilievo aerofotogrammetrico, per quanto riguarda le operazioni in campo, è senza dubbio tra le tecnologie più rapide;

Accessibilità estrema: facendo volare il drone sopra aree inaccessibili a piedi si hanno informazioni in zone altrimenti difficilmente rilevabili;

Alta densità: come il laser scanner anche il rilievo aerofotogrammetrico da drone permette di avere nuvole di punti dense;

Ortofoto: la ripresa fotografica aerea permette di elaborare ortofotografie ad alta risoluzione.


DIFETTI

Ridotte precisioni: precisione che va intorno a 5-10 cm;

Sensibilità alle condizioni meteo: presenza di pioggia, vento o alte temperature;

Immagine in HD creata con drone a circa 110 m di altezza dal punto di volo

laser scanner

Strumenti come il Laser Scanner e LIDAR (Laser Imaging Detection and   Ranging) sono utili per misurare la posizione di un punto calcolando il   tempo che passa tra l’emissione di un raggio laser, l’urto sull’oggetto   da rilevare e il rientro, dopo il rimbalzo, al punto di partenza.
Il funzionamento del laser scanner prevede la rotazione dello   strumento sul suo asse verticale e su quello orizzontale, riuscendo ad   emettere (e leggere) un enorme numero di punti (da centinaia a migliaia)   al secondo.
Basta posizionarlo in un punto, schiacciare un pulsante e avviare la   scansione che rileva tutto quello che riesce a vedere.
Se ci sono zone   che non sono visibili dalla prima stazione ci si sposta in una seconda e   si avvia una nuova scansione.


PREGI

Velocissimo: per il suo principio di funzionamento è senza dubbio il più veloce tra gli strumenti di rilievo topografico;
Ottimo in spazi chiusi: non ci sono problemi ad usarlo in interni;
Altissima densità: il risultato di una scansione con laser scanner è una nuvola di punti ad altissima densità.


DIFETTI

Precisione: la precisione di un punto battuto con laser scanner è di circa 1-5 cm;
Visibilità: un rilievo con laser scanner permette di battere tutti i punti intorno allo strumento purchè visibili.

Nuvola di punti creata con laser scanner a circa 50 m di distanza